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Surf the Market è una società di consulenza di marketing specializzata in posizionamento dinamico di brand.

La premessa che spesso facciamo è “ci occupiamo di strategia, non di operatività”.

Crediamo fortemente che un’operatività senza strategia corra il rischio di essere sterile, improduttiva, dispersiva di risorse e altamente rischiosa.

Siamo, allo stesso tempo, consapevoli che un ottimo lavoro analitico e strategico resterebbe un potenziale inespresso se non trovasse le corrette leve per agire nel mercato.

Per questo motivo abbiamo deciso di limitare il nostro raggio di azione in quello che sappiamo fare meglio e di cui le aziende e le agenzie di comunicazione, hanno maggiore bisogno. Per questo motivo ci occupiamo unicamente di analisi e strategia, lasciando l’operatività a chi ne sa più di noi.

Siamo, tuttavia, consapevoli che la fase intermedia tra la strategia e la pura operatività sia un passaggio fondamentale, ma allo stesso tempo estremamente delicato, durante il quale dobbiamo riuscire a scaricare il potenziale informativo di tutto il percorso per definire le linee guida operative, affinché i reparti marketing interne alle aziende o le agenzie alle quali queste ultime di affidano, sappiano esattamente dove agire e con quale priorità.

Per questo, all’ultima fase del nostro framework metodologico, vale a dire la consegna del Brand Positioning Statement, può seguire una potenziale sesta fase, che consiste nella costruzione delle linee guida del piano di marketing operativo (PMO), un documento di supporto nella messa a terra di tutto il potenziale strategico che emerge grazie al nostro lavoro di analisi e di brand positioning per non incorrere nel rischio di vanificare tutto il lavoro precedente.

Cos’è il Piano Marketing Operativo (PMO) di Surf the Market?

Il Piano di Marketing Operativo è l’insieme delle attività di marketing necessarie per portare l’azienda dall’ «AS IS» allo strategico «TO BE», una lista dettagliata di linee guida per orientare scelte e azioni da svolgere per calare a terra il potenziale della strategia di posizionamento e branding o anche, semplicemente, per validare o correggere azioni già messe in atto dall’azienda.

Viviamo quotidianamente le esigenze delle aziende e sappiamo che quello che interessa loro veramente è la capacità di muoversi rapidamente verso i propri obiettivi, ovvero conoscere quali passi compiere per spostarsi dal punto in cui si trovano (“as is”) al punto in cui vorrebbero arrivare (“to be”), coerentemente con la strategia definita.

Nel documento PMO possono essere presenti tutte o alcune delle leve del marketing, a seconda delle esigenze iniziali espresse dal cliente (domande di ricerca) e da quali aree, in fase di analisi, emergono come necessarie di un certo tipo di intervento.

Il documento che costruiamo è così strutturato:

  • Area di intervento: le leve coerenti con il progetto (Prodotto, Prezzo, Distribuzione e Comunicazione). Non necessariamente tutte le 4 leve del marketing mix sono presenti in un progetto: in alcuni casi ci sarà solo la comunicazione, in altri anche il prodotto, il prezzo e la distribuzione. L’impostazione del documento va adattato al progetto: es. se il progetto è puramente esperienziale, potete considerare come aree di intervento le fasi della customer experience.
  • Macro – attività: l’attività specifica contenuta nell’area di intervento (es. Comunicazione: sito web).
  • Input strategici: gli input (strategici o analitici) che giustificano una determinata azione. È utile per rafforzare la logica IFTTT. Gli input strategici sono contenuti nel BPS, quelli analitici rappresentano il set di dati raccolti nei diversi step di analisi (interna, quali, quanti).

In questa sezione è anche possibile integrare anche input analitici provenienti da analisi di mercato esterne al lavoro svolto, purché attendibili.

  • Strategic check: in questa sezione giustifichiamo se l’attività in essere dell’azienda è on strategy o out of strategy.

È necessario dettagliare le ragioni per cui una determinata attività in essere è coerente o incoerente con il posizionamento individuato. Questa descrizione aiuterà il cliente nel prendere consapevolezza delle azioni da intraprendere.

  • Attività operative: linee guida attività operative da svolgere, che sarà poi cura dell’azienda e dell’agenzia rielaborare come meglio ritiene.
  • Impatto strategico: indicazione dell’importanza strategica di ciascuna azione, in una scala da 1 (massimo impatto) a 4 (minimo impatto).
  • Urgenza: indicazione dell’urgenza di ciascuna azione, in una scala da 1 (massimo impatto) a 4 (minimo impatto).
  • Quadrante: «A quale quadrante della Matrice di Eisenhower appartiene?» Per classificare le azioni, utilizziamo la matrice di Eisenhower, un sistema di gestione del tempo che aiuta a dare la giusta priorità ai compiti, favorendo l’aumento della produttività e raggiunge più rapidamente i propri obiettivi di business. La matrice di Eisenhower serve a ordinare le priorità separando ciò che è opportuno svolgere nell’immediato da ciò che è superfluo, classificando le attività in base al loro grado di urgenza e importanza.

 

Per fornirti un esempio concreto di come è strutturato il nostro PMO e di come si traduce concretamente, qui un caso studio completo in cui illustriamo un progetto per un cliente del settore B2C ed entriamo nel dettaglio di tutte le fasi del nostro framework metodologico.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni e capire se approcciare alla metodologia Surf the Market è ciò di cui hai bisogno, non esitare a contattarci.