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Home / Scienze umane

Surf the Market?
Un distillato di algoritmi e umanità.

– Rudy Bandiera

Questa è la definizione che abbiamo scelto per raccontarvi chi siamo: un gruppo di persone che ha aderito ad un progetto, che si sente parte di qualcosa di più grande, che non è semplicemente la somma, ma l’esaltazione delle singole parti.

Mettere insieme delle persone non significa, di per sé, creare un gruppo: occorrono un metodo di lavoro condiviso, uno scopo comune e un modello di relazione che favorisca la crescita individuale e collettiva. Metodologia e tecnologia danno forma al nostro lavoro e, al tempo stesso, si evolvono e migliorano grazie al nostro lavoro, perché ciascuno di noi ha il suo portato di sensibilità, esperienze e conoscenze che mette a disposizione per raggiungere il risultato finale: creare valore per i clienti. 

La metodologia ci consente di trovare i puntini (i dati sul percepito del mercato), la tecnologia unisce i puntini all’interno di un disegno (il cruscotto strategico), con le scienze umane diamo un significato al disegno e lo traduciamo in quel documento che chiamiamo Brand Positioning Statement e che contiene la promessa del brand, la sua ragion d’essere, il suo atteggiamento e tono di voce, i messaggi da veicolare e i pubblici di riferimento. 

Costruiamo il BPS in modo scientifico, ma, quando il disegno prende forma, ci esalta ed emoziona come se fosse magia: per questo chiamiamo “magic moment” quel momento in cui, dal confronto e dalla condivisione, dalla sinergia e dalla messa in rete delle nostre sensibilità, valori, conoscenze, diamo un senso al disegno. 

I nostri valori

Qual è l’impronta che ciascuno di noi vuole lasciare nel mondo del marketing e della comunicazione?

Ho sempre pensato che chi si occupa di marketing debba essere un “ponte” all’interno delle aziende: capace di fare da collante e da aggregatore all’interno dell’organizzazione, di mettersi al servizio, di ascoltare le istanze degli altri e di essere da esempio con il proprio comportamento. Un ruolo “diffuso” e non rigidamente imbrigliato da organigrammi ed etichette.
Sono impegnata nel sociale e porto nel mio lavoro lo stesso atteggiamento costruttivo, la stessa volontà di fare bene per il bene collettivo.

Per questo vorrei contribuire a consolidare questa visione di un marketing consapevole delle proprie responsabilità e del contributo che può portare alla crescita e al benessere tanto dell’azienda quanto della comunità in cui questa opera.

Daniela BelfattoMarketing Coordinator

In generale è continuare a portare valore alle imprese con cui collaboriamo e tutte le persone con cui entriamo in contatto (partner, surfers, etc), arrivare come da nostro obiettivo a portare cultura in tema di marketing e branding come intendiamo noi, combattere la fuffa. Personalmente, oltre a questo e legato alla mia grande attenzione verso l'ecologia e sostenibilità ambientale, vorrei trovare il modo per incidere, dire la mia, essere autorevole per fare in modo che anche gli altri diventino sempre più sensibili. La difficoltà sta proprio nel concretizzare questa idea quindi quello che posso fare è trovare il modo per cominciare a far cadere le gocce nella roccia con l'intento poi di modellare qualche approccio metodologico così da trovare il modo per metterlo in pratica. Riuscire a far coincidere i due aspetti (attenzione personale + metodologia scientifica) potrebbe dare vita a qualcosa che possa dare il suo contributo alla causa, magari attraverso collaborazioni con enti, imprese, associazioni già attive in questo ambito.

Riccardo CarraroConsulente di Marketing Scientifico

Contribuire a ripensare al significato di rispetto per l’altro e fiducia, aiutando le aziende a ripensare ad un nuovo concetto di impresa, orientato a costruire un mondo più sostenibile, dove progresso non significa investire di più, per se stessi, ma investire meglio, per rispondere a bisogni “realmente” esistenti, contribuendo “concretamente” al bene comune.

Claudia CastaldoConsulente di Marketing Scientifico

Mi piacerebbe trasmettere alle persone alcuni messaggi:

Guardare le cose con una visione d'insieme più ampia, alzare lo sguardo e trovare una nuova prospettiva per vedere l'interconnessione più ampia delle cose e smettere di ragionare in termini assolutistici e per compartimenti stagni. Se osserviamo la Terra dalla Terra non vediamo al di là dei nostri piedi. Se osserviamo la Terra dallo spazio vediamo una piccola sfera nel buio cosmico. Se vediamo la Terra fuori dal sistema solare vediamo la Terra, il Sole, la Luna, gli altri pianeti, le stelle, le galassie e anche enormi buchi neri.

Smettere di guardare a sé stessi, ai pensieri e alle azioni come se fossero assolute, definitive e deterministiche, come se ogni parola, ogni movimento o ogni scelta fosse ultima, definitiva e irrimediabile. Comprendere in modo diverso il concetto di sbagliare e di errare che troppo spesso blocca le persone nell'esprimersi o nell'agire perché pensano che quello definirà e determinerà tutto. Finché abbiamo la forza e la libertà di cambiare possiamo sempre rivedere e sistemare le cose con un nuovo punto di vista o significato. Sempre con responsabilità delle proprie azioni.

Lavorare prima su sé stessi per imparare ad ascoltarsi, comprendersi e conoscersi e poi aprirsi all'ascolto, comprensione e conoscenza dell'altro per ampliare la propria sfera di influenza per "cerchi concentrici". Credo che per raggiungere risultati tangibili e impattanti serva sempre il contributo di più persone.

Vorrei essere ricordato come una persona che si è concessa in abbondanza a sé stesso, alla vita e agli altri e che alla fine ha lasciato la "maglia” della vita un cm più avanti di quando l'ha presa.

Farouk RmailyConsulente di Marketing Scientifico

Vorrei essere ricordato per quello che ha contribuito a portare “l’umano” nelle imprese. Vorrei essere ricordato come la persona che ha fatto evolvere le aziende verso una dimensione più comunitaria e spirituale, legata al bene comune e alla felicità pubblica. Credo che un sistema vada cambiato da dentro per poter fiorire e durare nel tempo, proprio come un uovo: se la crepa nasce dall’interno c’è vita, se parte dall’esterno no. Non è un percorso facile e non si realizzerà nell’immediato. Posso però contribuire a seminare, anche se poi i frutti si raccoglieranno nei prossimi secoli. Il Rinascimento ha avuto inizio nella metà del 300, ma questo fenomeno è stato possibile solo grazie a chi ha coltivato questo spirito nei secoli precedenti.

Marco GiaquintoConsulente di Marketing Scientifico

Vorrei con il mio lavoro contribuire alla nascita di un modello strategico sostenibile, che faccia bene alle aziende, ai clienti e al pianeta. Una piccola grande rivoluzione. È necessario che le imprese rivedano le proprie scelte strategiche in ottica sostenibile. È necessario pensare a dei modelli alternativi di sviluppo, dobbiamo intervenire prima che l'uomo distrugga sé stesso e l'ambiente in cui si trova. Ci occupiamo di marketing, quindi abbiamo un grande potere tra le mani: il nostro compito non si limita solamente ad adottare uno stile di vita diverso, più etico, meno egoista, ma abbiamo l’onere e l’onore di diffondere questo nuovo modello di vita tra le fila della società.
Questa è la mia missione personale: dare un’eco a ciò che è eco, per far sì che queste cose non rimangano importanti solo per me.

Laura FranchiOperations Manager, Consulente di Marketing Scientifico

Voglio che le persone pensino e si ricordino di me come di una brava persona.

Francesco SordiFounder, Consulente di Marketing Scientifico

Un team non è un gruppo di persone che lavorano insieme.
È un gruppo di persone che si fidano l'una dell'altra.

– Simon Sinek

Ho sempre pensato che chi si occupa di marketing debba essere un “ponte” all’interno delle aziende: capace di fare da collante e da aggregatore all’interno dell’organizzazione, di mettersi al servizio, di ascoltare le istanze degli altri e di essere da esempio con il proprio comportamento. Un ruolo “diffuso” e non rigidamente imbrigliato da organigrammi ed etichette.
Sono impegnata nel sociale e porto nel mio lavoro lo stesso atteggiamento costruttivo, la stessa volontà di fare bene per il bene collettivo.

Per questo vorrei contribuire a consolidare questa visione di un marketing consapevole delle proprie responsabilità e del contributo che può portare alla crescita e al benessere tanto dell’azienda quanto della comunità in cui questa opera.

Daniela BelfattoMarketing Coordinator

Contribuire a ripensare al significato di rispetto per l’altro e fiducia, aiutando le aziende a ripensare ad un nuovo concetto di impresa, orientato a costruire un mondo più sostenibile, dove progresso non significa investire di più, per se stessi, ma investire meglio, per rispondere a bisogni “realmente” esistenti, contribuendo “concretamente” al bene comune.

Claudia CastaldoConsulente di Marketing Scientifico

Vorrei essere ricordato per quello che ha contribuito a portare “l’umano” nelle imprese. Vorrei essere ricordato come la persona che ha fatto evolvere le aziende verso una dimensione più comunitaria e spirituale, legata al bene comune e alla felicità pubblica. Credo che un sistema vada cambiato da dentro per poter fiorire e durare nel tempo, proprio come un uovo: se la crepa nasce dall’interno c’è vita, se parte dall’esterno no. Non è un percorso facile e non si realizzerà nell’immediato. Posso però contribuire a seminare, anche se poi i frutti si raccoglieranno nei prossimi secoli. Il Rinascimento ha avuto inizio nella metà del 300, ma questo fenomeno è stato possibile solo grazie a chi ha coltivato questo spirito nei secoli precedenti.

Marco GiaquintoConsulente di Marketing Scientifico

Vorrei con il mio lavoro contribuire alla nascita di un modello strategico sostenibile, che faccia bene alle aziende, ai clienti e al pianeta. Una piccola grande rivoluzione. È necessario che le imprese rivedano le proprie scelte strategiche in ottica sostenibile. È necessario pensare a dei modelli alternativi di sviluppo, dobbiamo intervenire prima che l'uomo distrugga sé stesso e l'ambiente in cui si trova. Ci occupiamo di marketing, quindi abbiamo un grande potere tra le mani: il nostro compito non si limita solamente ad adottare uno stile di vita diverso, più etico, meno egoista, ma abbiamo l’onere e l’onore di diffondere questo nuovo modello di vita tra le fila della società.
Questa è la mia missione personale: dare un’eco a ciò che è eco, per far sì che queste cose non rimangano importanti solo per me.

Laura FranchiOperations Manager, Consulente di Marketing Scientifico

Voglio che le persone pensino e si ricordino di me come di una brava persona.

Francesco SordiFounder, Consulente di Marketing Scientifico

In generale è continuare a portare valore alle imprese con cui collaboriamo e tutte le persone con cui entriamo in contatto (partner, surfers, etc), arrivare come da nostro obiettivo a portare cultura in tema di marketing e branding come intendiamo noi, combattere la fuffa. Personalmente, oltre a questo e legato alla mia grande attenzione verso l'ecologia e sostenibilità ambientale, vorrei trovare il modo per incidere, dire la mia, essere autorevole per fare in modo che anche gli altri diventino sempre più sensibili. La difficoltà sta proprio nel concretizzare questa idea quindi quello che posso fare è trovare il modo per cominciare a far cadere le gocce nella roccia con l'intento poi di modellare qualche approccio metodologico così da trovare il modo per metterlo in pratica. Riuscire a far coincidere i due aspetti (attenzione personale + metodologia scientifica) potrebbe dare vita a qualcosa che possa dare il suo contributo alla causa, magari attraverso collaborazioni con enti, imprese, associazioni già attive in questo ambito.

Riccardo CarraroConsulente di Marketing Scientifico

Mi piacerebbe trasmettere alle persone alcuni messaggi:

Guardare le cose con una visione d'insieme più ampia, alzare lo sguardo e trovare una nuova prospettiva per vedere l'interconnessione più ampia delle cose e smettere di ragionare in termini assolutistici e per compartimenti stagni. Se osserviamo la Terra dalla Terra non vediamo al di là dei nostri piedi. Se osserviamo la Terra dallo spazio vediamo una piccola sfera nel buio cosmico. Se vediamo la Terra fuori dal sistema solare vediamo la Terra, il Sole, la Luna, gli altri pianeti, le stelle, le galassie e anche enormi buchi neri.

Smettere di guardare a sé stessi, ai pensieri e alle azioni come se fossero assolute, definitive e deterministiche, come se ogni parola, ogni movimento o ogni scelta fosse ultima, definitiva e irrimediabile. Comprendere in modo diverso il concetto di sbagliare e di errare che troppo spesso blocca le persone nell'esprimersi o nell'agire perché pensano che quello definirà e determinerà tutto. Finché abbiamo la forza e la libertà di cambiare possiamo sempre rivedere e sistemare le cose con un nuovo punto di vista o significato. Sempre con responsabilità delle proprie azioni.

Lavorare prima su sé stessi per imparare ad ascoltarsi, comprendersi e conoscersi e poi aprirsi all'ascolto, comprensione e conoscenza dell'altro per ampliare la propria sfera di influenza per "cerchi concentrici". Credo che per raggiungere risultati tangibili e impattanti serva sempre il contributo di più persone.

Vorrei essere ricordato come una persona che si è concessa in abbondanza a sé stesso, alla vita e agli altri e che alla fine ha lasciato la "maglia” della vita un cm più avanti di quando l'ha presa.

Farouk RmailyConsulente di Marketing Scientifico

Un team non è un gruppo di persone che lavorano insieme.
È un gruppo di persone che si fidano l'una dell'altra.

– Simon Sinek

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